Da Cuba il cocktail dell'estate

Mojito, una bevanda dalle mille sfaccettature. Semplice, gustosa e fresca, ha visto crescere il suo successo, letteralmente, nel corso delle ultime stagioni estive. Sono stati i ragazzi in cerca di refirgerio e la loro voglia di movida a darle l’importanza ed il successo del quale gode. Almeno nel nostro paese.
Andiamo oltre: cerchiamo di risalire all’origine di questa fresca e gradevole bevanda alcolica.


Come molti dei cocktail a base alcolica ma rinfrescanti, anche il Mojito vanta, al pari del Cuba libre, un origine cubana. Nello specifico il suo inventore sarebbe Angelo Martínez, un famoso barman, gestore del “La Bodeguita del Medio“, famoso bar de L’Avana.  La leggenda vuole quest’uomo così appassionato del proprio lavoro al punto tale che passava ore a mescolare i suoi cocktail, fino a stancarsi.

Per quanto riguarda il nome di questa gustosa bevanda alcolica, le scuole di pensiero sono differenti, e l’origine del nome “mojito” continua ad essere incerta. C’è chi sostiene che il nome sarebbe collegato al “mojo, un condimento tipico della cucina cubana a base di aglio e agrumi, usato per marinare i cibi. Un’altra corrente collega il nome etimologicamente alla traduzione della parola spagnola “mojadito”, che significa “umido”.  Passiamo poi nel campo della metafisica, affidandoci alla corrente che vorrebbe la parola derivante  dal vudù “mojo”, ovvero incantesimo.

Gli ingredienti per preparare il mojito sono di facile recupero e la ricetta di per se stessa, non molto difficile: foglia di mente ( è preferibile utilizzate la Hierba Buena, spontanea a Cuba e migliore della menta comune a livello organolettico, n.d.r.), rum bianca, zucchero di canna raffinato, succo di lime e soda( o in alternativa dell’acqua frizzante). Attenzione, la versione che beviamo in Europa non è l’originale cubana!
Alcune varianti prevedono il mix di due tipi di rum, uno chiaro invecchiato tre anni, ed uno ambrato invecchiato sette. Niente timore, la gradazione alcolica è sempre la stessa: tra i 19 ed i 25° a seconda delle ricette. I cubani amano berlo per  tutta la giornata, la gradazione non supera mai un certo limite.