La prima macchina del freddo fu di Leonardo Da Vinci



E' stato Leonardo Da Vinci a progettare la prima macchina del freddo della storia: la notizia e' sorprendente e potrebbe lasciare increduli se non si trattasse di una scoperta documentata scientificamente e con dati certi. E' quanto risulta da un disegno sicuramente autografo di Leonardo databile 1492, individuato e interpretato da Alessandro Vezzosi, direttore del Museo Ideale Leonardo Da Vinci. Ed e' stato possibile realizzarne un inedito modello funzionante a grandezza naturale, con il sostegno di Sammontana Italia, azienda nata e operante nei dintorni della citta' natale di Leonardo, tra Vinci ed Empoli.



Fra archeologia, storia e leggenda, antichissime sono la cultura del freddo e la moda del ghiaccio e della neve, per il benessere e il piacere, per rinfrescare le bevande e conservare gli alimenti. Tuttavia non si hanno notizie di macchine per produrre il freddo o il ghiaccio, ma solo di espedienti basati sulla conservazione, l evaporazione e la ventilazione naturale o manuale. Nella vita quotidiana delle corti del Rinascimento si accentua l uso di bevande fredde, con rinfrescatoi, fontane da tavola e mescitrici ; Leonardo stesso studia e progetta fonti a termine zampillanti, ispirate a quelle ellenistiche di Erone di Alessandria, riprese pure dagli ingegneri senesi del Quattrocento.

Nel caso di questa macchina per produrre artificialmente il freddo, Leonardo fornisce un disegno schematico e una spiegazione teorica per analogia in contrappunto. Troviamo disegno e spiegazione nel dettaglio di un foglio di cm 21/15 del Ms. A (databile alla meta' del primo periodo milanese di Leonardo, circa 1492) che Napoleone fara' trafugare dalla Biblioteca Ambrosiana e che, dopo la caduta del suo impero, sara' dimenticato a Parigi con altri manoscritti oggi conservati presso l' Institut de France.

Leonardo inizia enunciando i due principi generali in merito alle origini del freddo: per privazione di calore e per movimento d aria . La spiegazione teorica di Leonardo si fonda su un semplice paragone, ovvero sulla similitudine tra il sommo caldo , prodotto dai razzi di uno specchio concavo che si concentrano in un punto e il sommo freddo , prodotto dai soffi di molti mantici, ovvero dei molti beccucci di un grande mantice, concentrati verso un unico punto: un contenitore da refrigerare. In base al disegno e al testo del foglio 20r e ai dati di studi ed esperimenti in altre carte di Leonardo, si e' giunti a definire le caratteristiche, la forma e il funzionamento della macchina del freddo, composta da un grande mantice circolare a tre camere d aria, realizzato in cuoio ( corame ), con 18 beccucci nella cavita' circolare al centro e il piccolo argano a due manovelle che consente di azionare il mantice grazie a tre contrappesi. Nel foglio 15v dello stesso Ms. A, Leonardo disegna la forma a parallelepipedo del peso che esercita la pressione sul mantice, e indica la maniera per calcolare il carico necessario a comprimerlo nel rapporto fra le dimensioni del boccuccio e del vuoto all ' interno di tutto il mantice. Forse non fu mai realizzata, ma viene da chiedersi in quali occasioni e per quali scopi sarebbe stata utilizzata questa macchina del freddo : per raffreddare bevande sicuramente, e magari per i sorbetti e i dolci freddi, e per prolungare la durata del ghiaccio da introdurre nei rinfrescatoi sulle mense e nei banchetti. Certo Leonardo la progetta quando si trova nella Milano degli Sforza e organizza feste di corte. Certo non era facile produrre il sommo freddo e magari ghiaccio con un marchingegno come questa macchina del freddo , che tuttavia rappresenta una sintesi mentale del metodo tecnologico di Leonardo. Il modello realizzato e' un lavoro originale di arte-scienza che ingloba al centro una scultura come segno di sublimazione, rilevante in senso estetico, concettuale e simbolico: una metafora del ghiaccio pietrificato.

Consideriamo Leonardo il maggior protagonista di un avanguardia antica: il Rinascimento. Fondamentale e' il dialogo tra la sua opera e le esperienze piu' originali e innovative dell ' arte contemporanea; al centro della sua macchina del freddo trova un ideale collocazione la forma emblematica che nasce nel presente dal profilo aureo di un ritratto disegnato da Leonardo: idea, linea e materia in metamorfosi.
Sammontana Italia per celebrare la sua storia, la vicinanza con il territorio Toscano e il genio Leonardesco e' onorata di avere promosso la realizzazione di questa opera, perfetta testimonianza del collegamento tra alimentazione, scienza e arte. La Macchina del Freddo sara' esposta in anteprima mondiale per tutto il periodo dell' Expo presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, presso la Galleria Leonardo.