Cristalli di ghiaccio dalla forma «aliena» hanno nuovamente ricoperto le sponde del lago di Garda. Il fenomeno, verificatosi durante un temporale del 10 agosto scorso, si è ripresentato depositando al suolo chicchi di ghiaccio dalla forma anomala.
«Cristalli di ghiaccio di conformazione sferoidale ed ellissoidica», per usare il lessico scientifico a cui fatto ricorso la relazione dell’Istituto di geofisica e di bioclimatologia sperimentale del Garda che ha eseguito un’analisi tecnica sul temporale che il 10 agosto aveva investito proprio la zona della specola dell’ente di Desenzano.
«Cristalli di ghiaccio di conformazione sferoidale ed ellissoidica», per usare il lessico scientifico a cui fatto ricorso la relazione dell’Istituto di geofisica e di bioclimatologia sperimentale del Garda che ha eseguito un’analisi tecnica sul temporale che il 10 agosto aveva investito proprio la zona della specola dell’ente di Desenzano.
Il temporale in quell’occasione si era sviluppato a 8 mila metri di quota. Le analogie fra l’evento del giorno di san Lorenzo e la tempesta di ieri sono molte: «la circonferenza dei cristalli di ghiaccio che oscillava fra uno e sei centimetri».
Cristalli simili a quelli del 10 agosto che la relazione firmata dal responsabile delI’istituto di geofisica e di bioclimatologia sperimentale del Garda Gianfranco Bertazzi definisce «cristalli anomali con forma asimmetrica a raggiera».
Bresciaoggi.it
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